“Tutti i giorni, quando staccavo dal reparto dove lavoravo per la pausa pranzo, andavo nell’officina meccanica a guardare gli autocarri in riparazione. Mi affascinavano i loro grandi motori e allora decisi di chiedere se potevo lavorare anch’io lì. Ebbi fortuna, diventai il fattorino del motorista che mi prese in simpatia e poi, negli anni che seguirono, mi insegnò il lavoro”.

Inizia così la lunga storia della passione per i motori di Bruno Nobili, classe 1943, figlio di un fabbro, che, dopo avere frequentato la scuola, a quattordici anni scende dalla sua Monterenzio per andare a lavorare a Bologna in una grande officina che riparava veicoli per l’Esercito.

Una scuola di vita, oltre che la preziosa opportunità di acquisire le competenze che gli consentirono nel 1968 (anno in cui sposa la moglie Teresa) di rilevare, “firmando tante cambiali”, un’officina a Cadriano di Granarolo Emilia e mettersi in proprio.

Dentro il locale di pianterreno di una casa colonica, dove resterà un breve periodo per poi trasferirsi in un capannone vicino, nasce l’Officina riparazioni Nobili che nel 1983 diventa SpecialCar e da poco ha festeggiato i cinquant’anni di attività. “Inizialmente – ricorda Nobili – facevamo anche qualche vettura, ma la mia specializzazione era sui veicoli industriali, gli autocarri, anche quelli enormi, con il rimorchio. Allora – aggiunge – si lavorava bene. Certo si faticava molto, ma i clienti non mancavano”.

L’attività, grazie alla competenza di Bruno e all’attenta gestione aziendale, vede, infatti, una crescita costante e la svolta arriva nel 1989 quando la SpecialCar viene promossa da IVECO officina autorizzata.

“Fu una grande soddisfazione – riprende Bruno Nobili – ma anche un notevole investimento in termini economici e di impegno. Acquistammo un enorme computer necessario per il controllo dei veicoli e avviammo un programma di corsi di formazione per accrescere le nostre capacità professionali che, di fatto, non si è più fermato”.

I figli Fabrizio ed Emanuela entrano in azienda negli anni ’90, periodo in cui l’attività si trasferisce nel grande capannone dove è collocata l’attuale sede. Lui (ora legale rappresentante) in officina a fianco del padre, lei in amministrazione. Un percorso, riuscito, di trasmissione di impresa che si concretizza nel 2015, con il passaggio generazionale, quando Bruno consegna a loro la gestione dell’azienda pur restando socio insieme alla moglie.

“Negli anni il lavoro è molto cambiato – riprende Nobili – ci siamo anche specializzati come Centro tecnico crono tachigrafi e nella Attivazione e calibratura periodica dei tachigrafi digitali e siamo riusciti a rimanere al passo con le nuove tecnologie investendo sul personale. Abbiamo sempre creduto nei giovani – conclude – ma oggi è molto difficile trovare ragazzi che scelgono il lavoro in officina per costruire il loro futuro”.