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Fatturazione elettronica e privacy: le novità per i cittadini

Copie cartacee delle fatture per il consumatore finale, il Gdpr un utile strumento contro le violazioni della privacy

Fatturazione elettronica e privacy: le novità per i cittadini

Nei numeri precedenti di Io l’Impresa e anche in questo, abbiamo affrontato due importanti novità per le imprese, ovvero la fatturazione elettronica e il nuovo regolamento per la privacy. Si tratta di novità che riguardano però anche i singoli cittadini: vediamo come funziona.

FATTURAZIONE ELETTRONICA PER I CONSUMATORI FINALI

A partire dall’1 gennaio 2019 l’obbligo di emissione della fattura elettronica si estende anche nei confronti dei consumatori finali, ossia coloro che sono sprovvisti di partita Iva.
Qualora il privato, a seguito di una prestazione di servizi o acquisto di beni faccia richiesta di fattura, il professionista /imprenditore consegna direttamente al cliente consumatore finale una copia cartacea della fattura, comunicando contestualmente che il documento è messo a sua disposizione nell’area riservata dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (“La mia scrivania”), in particolare nella sezione dove oggi si trova anche il modello 730 precompilato.

PRIVACY: COSA E’, COSA CAMBIA CON IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO

Il Regolamento Ue 2016/679 sulla Privacy (GDPR), entrato in vigore lo scorso 25 maggio e valido entro i confini dell’Unione europea, innova l’intera disciplina sulla protezione dei dati personali e sensibili delle persone fisiche, introducendo al tempo stesso diritti e doveri per il titolare del trattamento (l’azienda che riceve il dato), per l’interessato (il cliente/comune cittadino/consumatore che fornisce il dato) e per il responsabile esterno del trattamento (l’ente/il professionista, l’azienda che per conto del titolare e in conformità agli obblighi di legge, tratta i dati dell’interessato).
Il titolare e il responsabile esterno, così come specificato dal Garante, sono “obbligati ad adottare misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio del trattamento”. In altre parole, si impegnano a proteggere i dati dell’interessato da eventuali smarrimenti, rivelazioni, accesso non autorizzato e trattamenti illeciti che possono incombere nel quadro dell’attività di lavoro.
Il GDPR rappresenta quindi un utile strumento, a cui il cittadino/consumatore può appellarsi in caso di violazione della privacy da parte di un soggetto/impresa con il quale si è relazionato per ragioni economiche.

Per informazioni è possibile contattare l’help desk Privacy Cna al numero 051 299331